I rischi del mare

                                         
Le due storie che vi racconterò oggi presentano entrambe come personaggio principale un uomo coraggioso, un marinaio. Il mare è una delle più grandi meraviglie del mondo: il migliore amico del sole quando scende il tramonto, il sottofondo perfetto per ogni passeggiata e l'ascoltatore silenzioso per i nostri pensieri. Ma tutto ha sempre un lato negativo, e infatti quando si viaggia in mare si rischia alcune volte di incorrere in eventi poco favorevoli, cadendo in un profondo vortice d'acqua da cui è difficile uscire.

La prima storia ce la narra il rapper Murubutu in una canzone, che si intitola I marinai tornano tardi
https://youtu.be/TDfzpsyBwUQ
Un uomo e una donna innamorati subiscono la separazione ogni giorno; lui un marinaio e lei una donna fedele che si strugge ad attenderlo ogni attimo della sua esistenza. Lo aspetta tutte le sere fino a che non si consuma l'intera candela e apparecchia sempre per due con la speranza di scorgerlo dalla finestra. Il suo cuore si riempie di gioia ogni volta che vede la sua barca arrivare, con lui appoggiato coi gomiti alla balaustra del ponte. E dopo aver sentito il racconto di tutte le sue avventure in giro per il mondo gli fa una domanda, sempre: "resti o vai?". Una domanda forse stupida per uno che lavora in mare e proprio per questo deve tornarci per forza, ma racchiude tutte le speranze di una donna che si illude di non essere allontanata ancora una volta dal marito. E quando lui la mattina riparte le rimane solo la speranza di rivederlo forse tra un mese. Gli anni passano e quella donna, ormai vecchia, ogni giorno e ogni notte attende quella barca, quegli occhi, quel sorriso. Non accetterà mai che non è riuscita neanche a vederlo morire. 

La seconda storia è quella di Penelope e Ulisse, contenuta nell'Odissea di Omero. Il re di Itaca Ulisse parte per la guerra di Troia, da cui tornerà dopo vent'anni. A casa ad attenderlo per tutto questo tempo c'è suo figlio Telemaco, sua moglie Penelope e i Proci, che tentano di appropriarsi del trono traendo vantaggio dall'assenza del re. La regina con l'inganno della tela riesce a tenerli a bada e non perde mai la speranza del ritorno del marito. Finalmente Ulisse approda ad Itaca e riesce a non attirare l'attenzione dei suoi nemici travestendosi da mendicante. Dopo averli uccisi ordina alla nutrice Euriclea di mandare a chiamare Penelope e rivelarle del suo ritorno.

                                          «O figlia mia diletta, Penelope, sorgi dal sonno,
                                           vedi con gli occhi tuoi ciò che notte e giorno bramavi!
                                           Tornato è Ulisse, è giunto, sebben dopo tanto, al suo tetto,
                                           ha morte inflitto ai Proci, flagello di questa dimora,
                                           che divoravano i beni, faceano sopruso a tuo figlio.» 


Penelope e Ulisse nel talamo nuziale,
dipinto di Francesco Primaticcio.



Commenti

Post più popolari