Il fuoco è diventato cenere

Le canzoni sull'amore sono da sempre le più prodotte e ascoltate. In questa categoria rientrano anche quelle che narrano la fine di un sentimento: le cause di tutto ciò possono essere molteplici e riguardare diversi ambiti. Nel mio caso è mia intenzione soffermarmi sulla particolare situazione in cui i due membri della relazione non riscontrano più punti in comune, e si formano delle barriere infrangibili che causano l'incomprensione verso quello di cui ha bisogno l'altro. Magari uno dei due è completamente mutato rispetto a prima, oppure semplicemente il tempo ha superato il limite del fuoco e ormai è l'abitudine a dettare il gioco.
Questa tematica è ovviamente anche trattata in un'altra forma d'arte: la poesia, antica e moderna. Qui i concetti sono forse addirittura più espliciti e marcati e l'amarezza o la delusione dell'autore sono ancora più evidenti.

Il brano che ho scelto di presentarvi oggi va necessariamente accompagnato ad una poesia che ho conosciuto qualche anno fa, di cui sono rimasta completamente incantata.

La canzone Domenica fa parte dell'album "Peter Pan" pubblicato dal cantante hip-pop Ultimo, vincitore della sezione Sanremo giovani 2018:
https://youtu.be/TouT4WhGoP4

La Domenica è per antonomasia il giorno del riposo e della tranquillità, una tranquillità però a lungo andare nociva e destabilizzante. Come l'acqua per il fuoco, l'eccessiva piattezza spegne velocemente qualsiasi tipo di sentimento amoroso. L'autore descrive la sua tristezza nel non trovare più niente di magico e interessante nella compagna. Essa è distratta da altro e non si accorge nemmeno di come il loro rapporto sia ormai giunto al declino. E, inoltre, non ha più interesse per i malesseri del partner, creando così un muro indistruttibile.

Invece la poesia di cui vi parlavo prima si intitola Ascolta e il suo scrittore è Vladimir Majakovskij:
Gettami in viso la parola terribile. 
Perché non vuoi udire?
Non senti che ogni tuo nervo contorto
urla come una tromba di vetro
l'amore è morto...

l'amore è morto...
ascolta
rispondimi senza mentire...
come due fosse

in viso ti si scavano gli occhi...
lo so che già consumato è l'amore. 
Ormai 
a più d'un segno vi riconosco noia.

In questo caso il dolore del poeta è molto più intenso e profondo rispetto a prima. Egli cerca di comunicare alla compagna il senso di noia inaccettabile che percepisce all'interno della relazione. Lei non vuole rendersene conto e continua a far finta che vada tutto bene. Un tipo di abitudine borghese contro cui l'autore ha ardentemente combattuto, sostenendo la supremazia della realtà seppur dolorosa.

Per quanto differenti siano gli autori e le epoche, sono dell'opinione che il loro malessere accentui enormemente la vicinanza tra le due situazioni. Entrambi vivono un amore ormai deceduto e appassito, con aggiunta di un'amante completamente cieca davanti tutte le crepe.

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