Il tempo delle meraviglie

A partire dai 12/13 anni ognuno di noi attraversa una fase di passaggio chiamata adolescenza. Essa colpisce le nostre vite come un fulmine a ciel sereno: si transita da una condizione di totale inconsapevolezza e serenità, come l'età puerile, ad avere la testa colma di ansie, paure, preoccupazioni e riflessioni di ogni tipo su argomenti che magari prima non avevamo neanche mai attenzionato. Conosciuto come il periodo delle follie, dei ribelli e dei sogni utopistici, appare come tema centrale in numerose forme d'arte. Nel mio caso mi concentrerò sulla corrispondenza di tema che ho trovato tra alcuni scatti di un noto fotografo del momento e le parole presenti in una canzone del gruppo musicale pop/rock degli All Time Low.

Il brano che ho deciso di trattare è Good Times, pubblicata nel 2017, dall'album "Last Young Renegade": https://youtu.be/PCg_anj5kWc
Mentre gli scatti fanno parte della raccolta dell'artista Paolo Raeli, un giovane che dalla paura di dimenticare i suoi passi è riuscito ad ottenere piccole meravigliose opere d'arti.

Il protagonista della canzone descrive quelli che lui definisce i suoi bei tempi. Le sere e le notti trascorse con le braccia aperte al cielo, urlando di quanta libertà c'era bisogno. I limiti del mondo, le sue gabbie che sembrano inespugnabili e le eccessive regole dei genitori. Le sigarette per sentirsi grandi, con la soddisfazione di sforare almeno una parte di quegli odiati confini. Gli attimi di mare con la musica di sottofondo, e il tramonto che guarda gli schizzi delle onde su piedi di giovani che non smettono di correre verso quel meraviglioso infinito. Le risate con gli amici sotto le luci della città e la voglia di felicità. Gli atteggiamenti da egoisti, da duri senza sentimenti che non crollano mai. Il mostrarsi sempre infrangibili per non farsi sovrastare dalla crudeltà e dalla superficialità delle altre persone, per poi rifugiare le proprie paure all'interno del cuore. Lacrime, esagerate o strazianti, per le cose che spezzano il cuore. I primi contatti con l'amore: i balli e i baci durante i falò, con la paura di soffrire e di non amare mai abbastanza. I sogni, le aspettative del diventare grandi e le delusioni. I dubbi su cosa si crede di volere e su cosa non si vuole più, con mamma e papà che non capiscono mai. Non capiscono quello di cui c'è bisogno, di come ci si sente davvero e appaiono sempre pronti a giudicare ogni minima apparenza. I bulli, i ragazzi viziati che hanno tutto e donano insicurezze. Il non sentirsi abbastanza quando si cammina per strada, con la paura di essere diversi e con la musica nelle orecchie per non sentire il mondo fuori. Le cicatrici e il dolore a volte non alla portata della stessa età che si sta vivendo. Le bugie e i segreti detti per celarsi e per non essere criticati dai parenti o dai coetanei.






Prima o poi tutto finisce, e così vale anche per questi duri e incantevoli anni. Ma, come dice il pezzo, anche quando arriverà il momento di voltare pagina, non si dimenticheranno mai questi bei tempi.

L'adolescenza è da sempre amata o odiata, ricordata con affetto o con disprezzo. La presenza di uno dei due sentimenti dipende sempre dal modo in cui abbiamo vissuto questo periodo, da quante cicatrici ci ha inferto e da quanto siamo stati più o meno fortunati nel farci comprendere dai nostri genitori. E poi ci sono sempre casi distinti di situazioni più gravi e davvero poco leggere, che non dovrebbero mai e poi mai colpire la vita di un ragazzo\a che sta vivendo un periodo fragile e delicato come l'adolescenza. Ma in linea generale posso dire che per quanto profonda e sofferta sia una ferita, quando essa guarirà rimarrà per sempre il segno della sua presenza. Il ricordo di un'esperienza la rende un insegnamento, che ci rende comunque più forti, razionali e consapevoli rispetto a prima, rispetto all'età infantile e quindi pronti al mondo adulto. Perciò io penso che sia questa la funzione dell'adolescenza: prepararci alla fase successiva e darci la possibilità di vivere le ultime follie che tra qualche anno ci sembreranno gli sbagli più grandi e più belli della nostra vita.






                                                             

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