L'annullamento del tutto
La morte rappresenta uno degli aspetti più enigmatici analizzati dall'uomo nel corso della storia. Porta con sé diversi interrogativi a cui non si può mai dare una risposta certa e provata, ma soltanto esigue e difettose ipotesi.
Un contatto, se pur non diretto o vicino, con essa è sufficiente a far sorgere in noi dubbi, portatori di angoscia, in merito al futuro e alla famigerata e tanto ambita aldilà di cui nessuno fondamentalmente sa nulla. Ma quando è la morte di un nostro caro a sfiorarci, i quesiti esistenziali si sommano a un dolore così grande e lancinante da poter deteriorare anche il cuore più forte. Ci sembra ingiusto, non riusciamo neanche ad affibbiare un motivo a quella perdita; ci sentiamo miseramente impotenti e piccoli, ed è forse questa la parte peggiore.
Un contatto, se pur non diretto o vicino, con essa è sufficiente a far sorgere in noi dubbi, portatori di angoscia, in merito al futuro e alla famigerata e tanto ambita aldilà di cui nessuno fondamentalmente sa nulla. Ma quando è la morte di un nostro caro a sfiorarci, i quesiti esistenziali si sommano a un dolore così grande e lancinante da poter deteriorare anche il cuore più forte. Ci sembra ingiusto, non riusciamo neanche ad affibbiare un motivo a quella perdita; ci sentiamo miseramente impotenti e piccoli, ed è forse questa la parte peggiore.
La canzone che ho deciso di portarvi oggi è stata prodotta dal gruppo indie/rock dei The 1975. Si intitola Nana e fa parte dell'album "I like it when you sleep, for you are so beautiful yet so unaware of it" (Si il titolo dell'album è proprio questo).
https://open.spotify.com/track/084LwoVbV9T
https://open.spotify.com/track/084LwoVbV9T

La traccia riprende esattamente il concetto di sofferenza prima descritto, in questo caso la perdita da parte del cantante della nonna. La melodia struggente, fragile, e allo stesso tempo dolcissima, funge da perfetto sfondo allo sfogo di Matty Healy(il cantante della band). Il testo narra il suo desiderio di riaverla accanto a sé per poterle raccontare tutto quello che si è persa nel tempo, e la nostalgia del suo immenso amore. Nonostante l'autore non creda in Dio gli piace pensare che essa lo senta a volte, che lo protegga. Si pente profondamente di aver omesso alcune cose quando lei ancora era viva, di aver rimandato a dichiararle il suo affetto.
Questo pezzo, scritto in una notte tormentata, lo lega a lei come se non se ne fosse mai andata. Immagina la scena così: la folla che canta insieme a lui e il ricordo di sua nonna vivido per sempre.
Una lirica di Eugenio Montale, Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale, esprime lo stesso tipo di male. Stavolta riguardo la morte della moglie Drusilla.
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tutt'ora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tutt'ora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.
In questa composizione l'amore dell'autore traspare in maniera limpida, con parole semplici che hanno in sé più sentimento di un lungo e appassionante bacio. Il poeta espone le difficoltà che gli si sono presentate davanti dopo la perdita dell'amata. Le scale che prima percorrevano insieme, che rappresentano metaforicamente il cammino verso la morte o le difficoltà della vita, ora sono un grande ostacolo che lui fa fatica a superare da solo. Ricorda di tutti i momenti passati insieme, che seppur tanti, sono comunque pochi davanti l'infinità del suo desiderio di averla vicino a sé. La moglie aveva una vista debole e portava dei vistosi occhiali, ma questo non le impedì di essere, all'interno della coppia, quella capace di vedere la realtà delle cose e non solo la loro apparenza.
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